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Antonia Sautter

San Marco 1286, Frezzaria - 30124 Venezia

La passione per lo studio della storia del costume, dei tessuti e degli antichi metodi di lavorazione accompagnati dall’amore per il mestiere artigianale, hanno reso Antonia Sautter un’eccellenza italiana famosa e riconosciuta in tutto il mondo.

Nel suo laboratorio nel cuore di Venezia vengono lavorate le sete e i velluti, con le antiche tecniche di tintura e stampa a mano, per dare vita a straordinari abiti, borse, scarpe, kimono, accessori per l’abbigliamento e per la casa. «Già da bambina ho iniziato a creare costumi, dopo aver appreso l’arte sartoriale da mia madre,» racconta la grande creativa. «Adoravo cucire. Il mio laboratorio era la soffitta della nostra casa di famiglia, a San Tomà, a Venezia, dove è tuttora l’atelier di sartoria. Non ho mai capito se fossero i sogni a influenzare la mia creatività, o la mia creatività a influenzare i miei sogni. Fatto sta che quel gioco di fanciulla ha disegnato il mio destino.» Dopo l’università a Ca’ Foscari e alcuni anni di lavoro a New York nel settore della moda, torna a Venezia e apre il suo atelier ideando la linea di moda Venetia. Ben presto però il suo lavoro evolve e inizia a creare eventi col nome di Antonia Sautter Creations & Events.

Il fil rouge sono storie fantastiche, costumi preziosi e scenografie da mille e una notte che culminano nel 1994 con l’ideazione del Ballo del Doge, il Galà internazionale del Carnevale di Venezia. «Ho scoperto la magia di ricreare epoche del passato collaborando con Terry Jones, che preparava un documentario storico per la BBC sulle crociate. Quel viaggio nel passato di Venezia mi ha appassionato fino a farmi desiderare di ricreare quelle atmosfere lontane, come i sontuosi banchetti del Settecento: così è nato il Ballo del Doge, che quest’anno festeggerà i trent’anni dalla prima realizzazione. Per questo evento confeziono tutti gli abiti non solo per gli artisti, circa un centinaio, ma anche per i miei clienti. Inoltre, creo anche le scenografie, coadiuvata da esperti del mestiere, scegliendo i soggetti e gli sfondi in legno, che vengono dipinti a mano, come per una rappresentazione teatrale.

È il lavoro di un intero anno per un sogno che dura una sola notte. Nel 1999 ho avuto l’onore di essere scelta da Stanley Kubrick per la realizzazione delle maschere utilizzate nell’ultimo capolavoro del Maestro del cinema, Eyes wide shut.» Tanti i riconoscimenti, tra i quali quello di Cavaliere della Repubblica Italiana per ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia.

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