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Il Forcolaio Matto

Ramo dell’Oca, Cannaregio 4231, Venezia

Colto, autoironico, innamorato del suo lavoro e della sua città, Piero Dri è un giovane laureato in Astronomia che quindici anni fa ha fatto una radicale scelta di vita, lasciando Padova per fare ritorno a Venezia. «Ho iniziato ad andare in barca con mio nonno all’età di 3 anni e da allora il mio amore per la voga non si è mai affievolito. Andare a remi, nel silenzio dei canali, è il ritmo stesso di Venezia, fa parte della sua cultura. Andrebbe spiegato al visitatore, per farlo entrare meglio nello spirito della città. Dopo la laurea percepivo che qualcosa mi mancava: era Venezia. Aprire una bottega come la mia è stato come creare un ulteriore, indissolubile legame con la città.» Decide di fare apprendistato da Paolo Brandolisio, noto maestro remér a sua volta allievo del famoso Giuseppe Carli. Inizia così la sua fantastica avventura.

Nell’ampio magazzino, da lui restaurato nel 2013, Dri accatasta i tronchi di noce, pero o ciliegio, dei quali cura personalmente la stagionatura lenta, che deve durare circa tre anni, per preservarne le caratteristiche tecniche. Nel centro del vasto spazio lavorativo ci sono due grandi morse fisse al pavimento.

E tante pialle per lavorare remi vecchi e nuovi, che vengono poi trattati con olio per la rifinitura finale. «Una morsa viene da me utilizzata per lavorare i remi, l’altra, detta “a dò maneghi”, o a coltelli al petto, serve per realizzare le forcole. Ogni remo e forcola viene studiato su misura, perché è solo dal bilanciamento del remo, della forcola, dell’imbarcazione, dell’acqua, del vogatore che si realizza il perfetto equilibrio. Bastano anche pochi millimetri per cambiare la resa.»
I clienti di Piero Dri sono i gondolieri, i vogatori di professione, per sport o per diletto, i costruttori di imbarcazioni navali.  E non solo. «Le forcole sono diventate ormai oggetto di collezioni: in effetti sono vere e proprie sculture, pezzi unici diversi gli uni dagli altri per forme e venature del legno. Sono soggetti particolarissimi che rappresentano degnamente la nostra città in tutto il mondo. Il primo che portò una forcola in un museo fu il grande maestro remér Giuseppe Carli, che negli anni Sessanta del secolo scorso espose al MoMA di New York un suo scalmo.»

Anche Piero Dri ha realizzato diverse sculture per collezionisti di varie provenienza: le sue artistiche forcole portano nel mondo la testimonianza dell’eccellenza veneziana, simbolo di stile italiano.

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