A Corridonia, in provincia di Macerata, ha sede uno stabilimento modernissimo, autosufficiente per la fornitura di energia elettrica grazie ai pannelli solari, e per quanto riguarda l’acqua, proveniente dal recupero di quelle piovane. È il calzaturificio Santoni, fondato nel 1975 da Andrea, grande Maestro d’arte da poco scomparso: un vero esempio di eccellenza italiana. È qui che vengono create le scarpe dalla pelle morbidissima, quelle in cuoio lucido sfumato, le sneakers e le tennis, gli stivali, i sandali e i mocassini, ormai celebri in tutto il mondo. Tutti modelli particolari, frutto di continuo studio e ricerca. «Io sono nato e cresciuto qui e ho iniziato a lavorare in azienda con mio padre Andrea quando avevo 19 anni, ma già a 6 anni mi divertivo a scegliere le pelli,» racconta Giuseppe Santoni, oggi alla guida dell’azienda. «In questi ultimi dieci anni abbiamo lavorato su più fronti, non solo per rendere confortevoli oltre che belle le nostre calzature, ma anche per avere una produzione in linea con la sostenibilità. Nelle Marche, la regione dove la mia famiglia ha le sue origini, siamo circondati dalla bellezza e questo sicuramente ha formato il nostro gusto e il desiderio di rispettare l’ambiente, oltre a ricercare il bello. Nella realizzazione delle calzature è necessario attenersi a regole base: comodità, qualità e stile,» ci spiega.
«La moda può giocare un ruolo per una stagione, forse due, ma se chi porta le scarpe, uomo o donna, non le sente confortevoli, non c’è investimento in marketing e comunicazione che tenga.» Il prodotto, da sempre artigianale, è affiancato dalle più moderne tecnologie per gestire l’organizzazione. «Abbiamo 700 dipendenti, di cui 80 artigiani specializzati nell’anticatura della pelle, altri nella velatura (tecnica rinascimentale che abbiamo ripreso dalla nostra storia), 15 ingegneri per l’organizzazione e la digitalizzazione e 30 calzolai che seguono il “su misura”, spostandosi all’estero. Un servizio che offriamo da anni ai nostri clienti. Siamo consapevoli dell’importanza della tradizione e della trasmissione del sapere, indispensabile oggi più che mai: per questo, oltre a collaborare con alcune scuole tecniche e università, abbiamo creato all’interno della manifattura una scuola di formazione di Maestri calzolai, per assicurare il passaggio del know how.»
