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Solaria Opere

Piazzetta San Bernardo, 4- Saluzzo (CN)

Fabio Garnero è un dinamico architetto che, affascinato dai quadranti solari, ha deciso di dedicare tutta la sua energia allo studio e alla realizzazione di questi meravigliosi misuratori del tempo, diventando uno dei maggiori esperti di questa rara specialità. Figlio d’arte (il padre scultore), il colpo di fulmine l’ha avuto all’università. «Stavo preparando un esame e dovevo fare uno studio per catalogare i colori delle meridiane,» racconta. «Rimasi talmente colpito dalla gnomonica che iniziai ad approfondire questa disciplina antica fino a esserne totalmente assorbito. Così decisi di aprire una società, Solaria Opere, e di costruire intorno alla gnomonica la mia attività lavorativa. Una decisione azzardata che in alcuni momenti mi ha fatto temere di aver sbagliato strada. Per fortuna nel tempo si è rivelata una scelta giusta.» Oggi non si contano i progetti da lui realizzati con diverse tecniche di lavorazione e materiali. Dai modelli pittorici di ispirazione antica fino alle sculture di modernissima concezione. «L’inizio in genere avviene nel mio studio, ovvero nel mio “antro”, tra schizzi, scarabocchi, proiezioni al computer che simulano il risultato finale sulle facciate.»

Alcuni quadranti sono realizzati con lavorazioni moderne, a taglio laser, in marmo, legno, plexiglass, granito. Altre meridiane, in ceramica, le ha concepite in collaborazione con l’artista Michelangelo Tallone. Vere e proprie sculture con all’interno le meridiane. «Per i quadranti solari utilizzo pittura a calce e ai silicati, creando personalmente i colori con ossidi o paste coloranti. Non uso colori acrilici perché non hanno il rendimento desiderato.

Mi sono anche divertito a realizzare degli emisferi concavi, prendendo a modello la prima meridiana emisferica, quella descritta nel III secolo a.C. dall’astronomo caldeo Berossus.» Oltre a realizzare meridiane ex novo, Garnero è anche uno stimato restauratore. «Uno dei lavori più entusiasmanti che mi siano capitati è stato il restauro della linea meridiana a camera oscura di Palazzo Reale a Torino, nel 2023. Una vera e propria sfida che ha comportato lo studio di tutto il sistema. Io ho restaurato il foro gnomonico che è in facciata, opera del 1650 circa, e che era stato quasi completamente alterato nel 1950, mentre la linea meridiana era stata distrutta e il pavimento originale coperto nell’Ottocento. Ora la linea meridiana è nuovamente funzionante, con grande soddisfazione di tutti quelli che hanno collaborato al ripristino della situazione originale.»

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