Patrimonio di pietra

di Ugo La Pietra

fotografie di SImone Lucatelli

pubblicato su Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture n. 28 aprile - 2024

Tutti ormai conoscono il valore della pietra leccese ma non tutti sanno che, ancora negli anni Ottanta, questo materiale che si cava nel territorio salentino veniva considerato solo un tufo di scarso valore, “buono” solo per le coperture delle case. Poi ci furono tanti bravi operatori (artisti, designer, animatori culturali) che iniziarono a far conoscere, soprattutto agli architetti, il valore di questa pietra che ha caratterizzato tutto il barocco leccese, e quindi da sempre è stata sotto gli occhi di tutti.

 

Estratta dal cuore del Salento, la pietra leccese è unica in Italia e rara nel mondo. Il Maestro Antonio Margarito ne sublima la malleabilità creando sculture, elementi decorativi e di arredo da giardino ispirati al Barocco tipico di questi luoghi. Un’arte antica che si rinnova.

 

Si trattava solo di riscoprire la sua qualità e la sua disponibilità alla lavorazione tridimensionale più sofisticata. Lo hanno sempre saputo bene alcune piccole e medie aziende del territorio, che si sono nel tempo formate guardando ai modelli autorevoli delle chiese e dei palazzi che hanno caratterizzato tutte le città del Salento, soprattutto tra il Cinquecento e il Seicento. Aziende che avevano facilità di approvvigionamento della materia prima grazie anche alle tante cave a cielo aperto (soprattutto nel territorio intorno a Cursi), dove l’artista artigiano selezionava il “blocco” più adatto alla realizzazione dell’opera, scegliendo tra le varietà di pietra disponibili: quella molto chiara, color oro, più duttile e adatta per le decorazioni e i piccoli particolari raffinati, o la pietra grigia, molto più dura, destinata a lavorazioni più semplici e di struttura.

 

Bellezza perduta, realizzata in pietra leccese “nera” nel 2022, particolare.

 

Il Salento, negli ultimi decenni, ha avuto una crescita esponenziale di turismo, al punto da venire definito “l’Ibiza italiana”. Questo fenomeno di massa ha fatto scoprire al grande pubblico non solo il territorio e le bellezze locali (le spiagge, la cucina, l’architettura, il paesaggio…) ma anche il grande patrimonio legato alla pietra: dai Dolmen ai Menhir, alla tomba delle Cento pietre, all’architettura barocca, fino alle architetture rurali sparse sul territorio. Questa rinnovata attenzione verso la pietra leccese è sfociata quindi in una passione per un materiale, che è stato sempre più utilizzato non solo per le grandi imprese edilizie sparse in tutto il mondo (e che ormai accedono sempre di più alle tante cave salentine), ma anche per realizzare oggetti e complementi di artigianato artistico locale.

Ed è proprio nel comune di Montesano Salentino che da molti anni l’azienda “Arte Scultura in Pietra Leccese” di Antonio Margarito lavora, e sta sempre di più impegnandosi per soddisfare le richieste di numerose committenze. È noto da tempo che molti turisti, dopo qualche visita in Salento in occasione della stagione balneare, iniziano a nutrire una vera passione verso i valori del territorio, soprattutto quelli legati a una certa architettura “spontanea”: dai trulli alle pagliare, fino alle grandi masserie. Le hanno comprate, sistemate e hanno cercato di completarle con opere di artigianato artistico: caminetti, consolle, fontane, arredi da esterno…

 

Grande statua di San Donato Vescovo e Martire. Alta oltre due metri, questa scultura in pietra leccese è stata realizzata nel 2024, nel laboratorio dei fratelli Magarito di Montesano Salentino (Lecce).

 

Una tipologia di oggetti che il laboratorio di Antonio Margarito, che gestisce con i propri fratelli più giovani Marcello e Pierpaolo, ha affrontato da tempo con la capacità e la passione verso quella che loro chiamano “arte scultorea”. Sì, perché i fratelli Margarito si definiscono scultori: lavorano con gli strumenti essenziali di chi sa che la pietra leccese, per essere lavorata “a mano” ha bisogno di attrezzi simili a quelli del falegname. Ma ciò che caratterizza l’azienda non è solo la passione, e non è solo la capacità di lavorare la pietra, ma è anche e soprattutto, da parte dei tre fratelli, la volontà di intervenire creativamente.

Di fatto l’azienda può essere definita come azienda artistica che non solo porta con sé tutti i valori della cultura del fare, ma anche quelli del progetto. Naturalmente il progetto (per un’azienda che non realizza opere disegnate da architetti o designer) nasce da un continuo confronto con la tradizione e con la storia che ha fatto conoscere nei secoli gli scultori/scalpellini che hanno collaborato alle fabbriche di chiese e palazzi storici.

 

Tradito, scultura realizzata in pietra leccese bianca nel 2021. L'abilità artigianale legata alla lavorazione della pietra leccese è stata tramandata da generazioni nella famiglia Margarito

 

Una frequentazione con la storia da cui questi maestri traggono continuo alimento per la loro creatività, anche perché, proprio per la loro abilità, vengono spesso richieste le loro prestazioni artistiche nella lavorazione e nel restauro di palazzi storici. Un’azienda, quella dei fratelli Margarito, ormai rara, che continua ad avere una sua logica produttiva proprio e grazie alla crescita del valore storico ambientale del Salento, aprendo così il loro lavoro non solo all’interno del territorio ma anche, grazie a un turismo stagionale che ha fatto conoscere la grande tradizione artistico artigianale salentina, in altri territori nazionali e internazionali.

 

 La bottega dei fratelli Margarito, con le tipiche volte a stella. Qui, seguendo una tradizione di famiglia, plasmano la materia Antonio (a sinistra) e Marcello.

Prigioniero del sistema, opera in pietra leccese “nera”, particolare (in primo piano). Accanto, Utopia di libertà, in pietra biancone di Carovigno. 2020

Ugo La Pietra

Ugo La Pietra

Artista, architetto, designer e soprattutto ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione. La sua attività è nota attraverso mostre, pubblicazioni, didattica nelle Accademie e nelle Università. Le sue opere sono presenti nei più importanti Musei internazionali.

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