Tesoro di Romagna

di Stefania Montani

pubblicato su Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture n. 28 aprile - 2024

Gambettola è una piccola cittadina della Romagna che si sviluppa intorno al castello Malatestiano, a poca distanza da Rimini. Federico Fellini vi trascorreva le sue vacanze estive nella casa di campagna dei nonni e in questi luoghi del cuore trasse ispirazione per alcuni tra i suoi film onirici più famosi. Oggi, a cento anni dalla nascita del grande regista, molte cose sono cambiate ma alcune tradizioni sono rimaste ben salde a testimoniare il profondo legame dei suoi abitanti con la cultura del territorio.

 

Terra generosa di tradizioni e di mestieri, nel cuore della Romagna la bottega artigiana di una famiglia talentuosa conserva gelosamente un raro savoir-faire. La Stamperia Pascucci di Gambettola rappresenta felicemente il grande sodalizio tra arte e artigianato.

 

Uno degli esempi più straordinari è la Stamperia Pascucci, una bottega artigiana che dal 1826 produce pregiatissime tele stampate a mano, rifacendosi a tradizioni antiche. Racconta Riccardo Pascucci, che rappresenta la settima generazione di questi maestri artigiani: «La nostra famiglia è originaria delle Marche ma nell’Ottocento si trasferì a Gambettola per la ricchezza di canapa presente sul territorio. Il nostro tris-trisavolo aprì la stamperia dove siamo tuttora e che conserva i segni del nostro passato.» Ne è testimone il grande mangano ottocentesco che troneggia in laboratorio e che veniva utilizzato per stirare sia i tessuti realizzati a telaio che quelli stampati. «Nel nostro mestiere,» continua Riccardo, «le materie prime sono essenziali: non solo la canapa, il lino, il cotone, ma anche gli stampi e i colori. Tutti gli stampi che utilizziamo sono intagliati da noi a mano, uno per uno, su legno di pero. Devono essere resistenti ai colpi del mazzuolo e una volta ricoperti di colore fanno da matrice per la stampa.» Una volta stampati, i tessuti vengono stesi ad asciugare su canne di fiume per una notte intera.Terminata l’asciugatura gli artigiani procedono allo sviluppo e al fissaggio della stampa. «L’intaglio del legno, secondo le necessarie caratteristiche che la stampa richiede, è parte del patrimonio che la nostra famiglia si tramanda, insieme alla conoscenza del materiale e alla passione: è un’arte nell’arte,» confida Pascucci. L’archivio degli stampi è il loro vero tesoro: ne possiedono più di 6000, tutti provenienti dalla loro tradizione. A questi hanno affiancato un numero più o meno uguale con altri soggetti nuovi, alcuni creati insieme agli artisti che spesso richiedono alla stamperia di realizzare le loro opere su tela. Dalla tradizione all’innovazione, ma sempre nel rispetto dei metodi dettati dalla loro storia.

Nella bottega di Gambettola (FC) antichi gesti creano meraviglie: il tessuto, dopo la stampa a mano e la pittura aggiuntiva, viene posto sulle canne e appeso in alto ad asciugare. Foto di Valer Casalin

 

«Fin dall’Ottocento abbiamo utilizzato i colori derivati dalla ruggine del ferro a cui abbiamo affiancato dei colori naturali e altri chimici. Poi dal 2010 abbiamo sviluppato una nuova tecnica che prevede di fissare i colori ad acqua con la cottura a forno, con risultati di maggiore solidità e brillantezza. Oggi utilizziamo tutti questi procedimenti, scegliendoli di volta in volta a seconda degli effetti che desideriamo ottenere.» Uno dei segreti della stamperia è sicuramente quello della miscela preparata con aceto, colla e farina che fa parte del loro patrimonio. Ma le dosi e il procedimento sono un segreto di famiglia. Inutile chiedere spiegazioni. «I disegni tipici della nostra manifattura sono l’uva, il galletto, le foglie, la frutta,» continua il maestro artigiano. «Erano quelli utilizzati in passato in tutta la zona per realizzare le coperte per i buoi e per il letto. Motivi ornamentali antichissimi, come testimonia l’affresco del Quattrocento nella Cattedrale di Cesena dove si può ammirare Cristo con la veste stampata a ruggine.»

Lavaggio del cliché dopo la stampa. Il motivo è stato realizzato nel 2023 in collaborazione con l’azienda che commercializza la “Pink Lady®”, gustosa mela coltivata anche in Romagna. Foto di Silvia Pozzati

In stamperia, insieme a Riccardo, lavora suo fratello Giuseppe: «La nostra famiglia ha sempre proseguito nell’attività creata dai nostri antenati: oggi ad affiancarci ci sono mio figlio Matteo e la figlia di mio fratello, Veronica, che rappresentano la nuova generazione. Nel nostro laboratorio ci sono anche una decina di esperti artigiani che collaborano con noi. Spesso abbiamo dei giovani che vengono qui per fare degli stage, mandati dalle scuole: a volte dei veri talenti.» La produzione della Stamperia Pascucci prevede tovaglie, tende, anche tende da spiaggia, e poi coperte e centri tavola. «Realizziamo spesso tovaglie e biancheria per la casa su ordinazione, con disegni in esclusiva per alcuni negozi.»

Negli anni il laboratorio ha realizzato anche delle tele d’arte ideate insieme a diversi artisti, tra i quali Dario Fo, Tonino Guerra, Gianfranco Zavalloni, Roberto Papetti, Anna Maria Nanni, Tinin Mantegazza… Si tratta di disegni innovativi con una parte pittorica in aggiunta alla stampa, realizzati cioè con tecnica mista.Piccole innovazioni che hanno accorciato ancora di più la distanza che separa questo raro mestiere artigianale dall’arte.

 

Scattata nel 2022, questa immagine ritrae lo staff Pascucci 1826 al completo, all’interno del laboratorio, accanto ai banchi di lavoro. Foto di Valer Casalin

Decorazione con pittura. Dagli inizi del 2000, grazie all’incontro con tanti artisti, oltre alla stampa a mano, è stata aggiunta la fase pittorica su tessuto. Entrambe le foto di Valer Casalin.

Lo stampo in legno di pero, dopo essere stato battuto sul tessuto, viene sollevato, lasciando il disegno impresso sul prodotto da realizzare

Stefania Montani

Stefania Montani

Giornalista, ha pubblicato tre guide alle botteghe artigiane di Milano e una guida alle botteghe artigiane di Torino. Ha ricevuto il Premio Gabriele Lanfredini dalla Camera di Commercio di Milano per aver contribuito alla diffusione della cultura e della conoscenza dell'artigianato.

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