Il Maestro che scolpisce l’anima delle conchiglie

di Anna Carmen Lo Calzo

fotografie di Archivio Fabio Ottaviano

pubblicato su Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture n. 30 aprile 2025

«L’amore è un’arte e l’arte è un distillato dell’amore; l’essenza di quel sentimento autentico, capace di farci esprimere la nostra intima natura all’ennesima potenza». Inizia con questa riflessione intensa il racconto della storia d’amore del Maestro Fabio Ottaviano nei confronti di una delle forme artistiche millenarie più sofisticate e seducenti di sempre: l’incisione del cammeo. Raffinato oggetto di origini antichissime, il cammeo si è affermato nei secoli grazie al suo potente valore evocativo e simbolico. L’abilità e l’estro dei Maestri intagliatori italiani in epoca rinascimentale hanno dato vita a gioielli, miniature, elementi decorativi e oggetti ornamentali sempre più sofisticati, ambiti dalle grandi casate e dalle corti di tutta Europa.

Il Maestro Fabio Ottaviano trasforma ogni cammeo in un capolavoro di minuzia che racconta storie ed emozioni, perpetuando una tradizione millenaria con un tocco di modernità. Dalla bottega di famiglia di Torre del Greco ai red carpet internazionali, le sue creazioni parlano di dedizione, memoria e arte senza tempo.

 

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Fabio Ottaviano è figlio d’arte dell’illustre Maestro Pasquale, ottantaseienne fondatore della Bottega di famiglia di Torre del Greco nel 1947, apprendista incisore presso il prestigioso laboratorio del Maestro Scialanga. Oggi il Laboratorio Ottaviano si trova a Portici e si distingue per lo stile inconfondibile delle creazioni di tradizione millenaria realizzate su conchiglia sardonica, corniola, madreperla e pietre semipreziose. Il realismo e la spettacolarità della lavorazione a mano rende ogni singolo pezzo un capolavoro senza tempo. Fabio trasmette emozione mentre ripercorre le tappe salienti della storia dell’arte del cammeo e quella della sua famiglia: «Torre del Greco è “l’ombelico del mondo”, il luogo che racchiude la sapienza universale di questo savoir-faire e noi siamo orgogliosi di essere i protagonisti contemporanei di questa eredità. Napoli, grazie alla sua posizione geografica, ha sempre favorito l’approdo di navi cariche di conchiglie pregiate provenienti dall’Africa e dall’America Centrale e proprio qui, a Torre del Greco, fulcro della conchiglia sardonica e del corallo, è nata la Scuola di Intaglio dei Maestri Incisori. I nostri antenati ci hanno trasmesso un “lavoro non lavoro”. Questo mestiere non ha nulla a che fare con la fatica; ogni pezzo nasce dall’eccitazione per la bellezza, dall’amore. All’età di undici anni ammiravo papà mentre lavorava con le conchiglie e rimanevo incantato; ogni giorno mi sembrava di assistere a un miracolo! Mio padre è stato intelligente, non mi ha mai imposto nulla, mi ha fatto innamorare spontaneamente.

 

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Lo osservavo in silenzio e mi esprimevo attraverso il disegno, l’immaginazione, lo stupore, la meraviglia. Ho frequentato il liceo artistico, ho conseguito il diploma in Arte del Corallo, ho frequentato l’Accademia di Belle Arti e, dopo le prime sculture su marmo, legno e argilla, finalmente ho realizzato il mio sogno: il bassorilievo e la microincisione. Ringrazio mio padre per avermi dato la possibilità di avvicinarmi al mestiere senza forzature e oggi gli dedico il premio di “Maestro Artigiano d’Eccellenza”, ricevuto nel 2023. Questo prestigioso riconoscimento celebra il mio impegno e la lunga tradizione che la nostra famiglia porta avanti da generazioni. Papà è stato mentore, ispiratore, esempio di disciplina e di rispetto per l’arte. Inoltre, ha sempre saputo trasmettermi l’importanza dell’innovazione. Questo premio è anche suo». Fabio concilia il “purismo” del genio artistico con la consapevolezza della necessità di rinnovarsi. «I gioielli che creo oggi sono destinati ad un pubblico spesso confuso dal “troppo” e disorientato dal “superfluo”. Noto con piacere che si sta tornando ad apprezzare la sostanza. Tuttavia, bisogna pensare a forme nuove e avere il coraggio di osare, di ricercare materiali inediti, di stimolare la fantasia. A tal proposito, in futuro mi piacerebbe andare in Australia a caccia di conchiglie e madreperle».

 

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Grazie al suo talento e alla collaborazione con grandi Maison del lusso, Fabio ha creato gioielli da red carpet, come il Collier Mongol Queen per Chopard e ha realizzato progetti straordinari come il quadrante della collezione di orologi Reine de Naples, ispirata al primo orologio da polso che Abraham-Louis Breguet creò per la regina Carolina Murat, sorella di Napoleone Bonaparte. La sua abilità artistica è particolarmente apprezzata in Cina e in Giappone, Paesi a lui molto affini per elevata capacità tecnica e artistica. «Le mie creazioni rappresentano la sfida tra classicismo e modernità: soggetti mitologici, simboli di seduzione come Amore e Psiche, angeli, esplosioni floreali. Vi svelo un segreto: il cammeo è sempre frutto di un rapporto che si instaura tra lo chi immagina e chi lo crea. Colui che me lo commissiona mi consegna le chiavi delle sue emozioni. Volumi, contrasti, trasparenze, sfumature, colori fiabeschi, raccontano storie personali, intime, esclusive. Il cammeo dichiara segreti, celebra eventi, suggella l’amore con il quale è stato concepito, affinché rimanga impresso per sempre».

 

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Anna Carmen Lo Calzo

Anna Carmen Lo Calzo

Ex modella internazionale, musa ispiratrice di stilisti come Gianfranco Ferrè e Giorgio Armani, archiviate le sfilate e i servizi fotografici, ha trasformato in professione la passione per il mondo del lusso e del made in Italy. Giornalista pubblicista dal 2003, è scrittrice e consulente di comunicazione.

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