Una donna dalle tante vite: così si potrebbe definire Adele Stefanelli, straordinaria artigiana che, spinta dall’inesauribile desiderio di conoscenza, ha fatto della ricerca della perfezione la sua linea guida. «Ho scoperto la bellezza della porcellana per caso, visitando la bellissima collezione Baur di ceramiche orientali mentre ero all’Università di Ginevra, per studiare da interprete. La ceramica era già il mio hobby ma quel giorno è stato un colpo di fulmine, un amore a prima vista che ha cambiato la mia vita,» racconta Adele.
Nel suo atelier alla Giudecca, nascosto all’interno di un microcosmo che ferve di laboratori artigianali, ci sono due torni, un tavolo da lavoro, tanti strumenti del mestiere. Sugli scaffali lungo le pareti sono allineati i suoi lavori: magnifiche ciotole, vasi, piatti, oggetti per la tavola dallo stile semplice e raffinato. Instancabile nel desiderio di apprendere, ha voluto imparare le tecniche dai migliori Maestri di Nove e Deruta, dai ceramisti della Corea del Sud, del Giappone e della Cina, patria della porcellana. «Ho iniziato a fare pratica a casa, come autodidatta, poi mi sono trasferita in Toscana. Per alcuni anni ho vissuto lì, appagata dal mio lavoro. Avevo clienti che venivano da varie parti del mondo: Amsterdam, Londra, Milano, Roma, Stati Uniti. Poi è iniziato un periodo di insoddisfazione e ho ripreso il mio lavoro di interprete trasferendomi a Bruxelles. Ma la passione era solo sopita.
Così nel 2017 sono partita per la Cina e per la Corea dove ho seguito gli insegnamenti di alcuni grandi Maestri, imparando anche le tecniche del grès, della porcellana e degli smalti, che realizzo per la maggior parte a partire dalla cenere di diverse piante, secondo antiche ricette cinesi e coreane.» Ecologici e non tossici. «Ultimamente mi dedico soprattutto alla porcellana cercando il giusto equilibrio tra la creazione di un pezzo e il tempo dedicato: e soprattutto tra la bellezza di un oggetto e il suo utilizzo. In una continua ricerca, che è quello che mi affascina nel mio mestiere.» Adele Stefanelli pratica anche l’arte del kintsugi e tiene corsi di ceramica nel suo laboratorio, tra novembre e marzo.