Dinamica, solare, sportiva, Anna Campagnari è una campionessa di voga che, oltre allo sport, ha deciso di dedicarsi anche alla creazione di bandiere, stendardi e gagliardetti, gli stessi che aveva ricevuto come drappi distintivi durante le sue esibizioni agonistiche. Al suo attivo, quattro titoli nella Regata Storica di Venezia e un centinaio di premi conquistati in altrettante regate comunali. Una vera gloria della Serenissima.
«Quando l’artigiano che confezionava le bandiere (che anch’io avevo tante volte ricevuto) ha chiuso l’attività, non volevo che la tradizione andasse perduta. Così ho deciso di aprire questa attività sartoriale affiancandola a quella sportiva, recuperando i disegni originali dal mio predecessore. Devo a mia madre, che era un’abile sarta, l’aver appreso i segreti del mestiere. In altre parti del mondo ai concorrenti si donano le medaglie, qui a Venezia le bandiere e i gagliardetti. Sono tessuti preziosamente rifiniti, i cui decori variano a seconda delle rappresentazioni. Ci sono simboli che si tramandano nel tempo. Testimoniano l’appartenenza a una comunità, a un’associazione, a una tradizione comune. Io sono sempre stata attratta dalle decorazioni e per questo motivo ho deciso di provare a crearne in prima persona. I miei primi clienti sono state le società remiere locali, quelle che mi conoscevano come regatante. Poi ho avuto l’onore di servire il Comune di Venezia, che da sedici anni mi commissiona i premi per le regate più prestigiose.»
Il suo laboratorio è a al piano terra del palazzo quattrocentesco della sua famiglia. Alle pareti bandiere, drappi, coppe. Al centro un lungo tavolo da lavoro, rotoli di tessuto prezioso, seta, raso, passamanerie. Qui Anareta confeziona bandiere, gonfaloni, stendardi di grandi formati rifinendoli minuziosamente a mano, riproducendo i disegni tradizionali di ogni singola località e celebrazione. «Il disegno va realizzato stendendo una base d’oro sul tessuto, poi disegnando a china, infine creando sfumature e ombre con i colori e fissando con una vernice a pennello,» spiega l’esperta artigiana. «Si cuce poi la frangia e si applica il cordone, prima di fissare la bandiera sull’asta. Recentemente ho allargato la mia produzione a cuscini, furlane e oggetti regalo. Tutto fatto sempre a mano, anche su ordinazione. Ci sono mie bandiere in Germania, Svezia, Francia, Cina, persino nella caserma dei Vigili del Fuoco di New York,» conclude sorridendo. Ma la sua attività agonistica non si è fermata: da qualche anno Anareta compete ai più alti livelli anche come timoniere su Dragonboat e insieme alla sua squadra ha conquistato il titolo ai campionati europei e mondiali.