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Codex Venezia

Fondamenta degli Ormesini, 2778 - 30121 - Venezia

Nato in Brasile da genitori giapponesi e trasferitosi a Venezia trent’anni fa, Nelson Kishi è davvero un cittadino del mondo dalle mille sfaccettature e con una grande sensibilità artistica. «Sono nato e cresciuto in Brasile e ho frequentato l’università di Architettura a Brasilia,» racconta il Maestro Kishi. «Dopo la laurea sono partito per Roma. Sono capitato a Venezia per caso nel 1990, pochi mesi dopo il mio arrivo in Italia, e da allora non mi sono più mosso. Ho sempre disegnato, fatto schizzi a matita fin da ragazzo, ma qui in laguna la mia creatività si è centuplicata.»

Nelson T Kishi Portrait Susanna Pozzoli © Michelangelo Foundation

Lo dimostrano i suoi straordinari disegni che rappresentano Venezia, la laguna, la natura, i personaggi. «Disegnare è la mia maniera di apprendere, di indagare la natura, gli uomini, la luce. Fin da bambino è stato il mio modo di studiare le cose, di esprimere i miei pensieri e sentimenti. Si può dire che è la curiosità che muove la mia mano.» Il Maestro Kishi disegna prevalentemente a penna e ad acquerello, su carta. La luce del canale, che cambia in continuazione, creando ombre, effetti vibranti, è una delle sue fonti di ispirazione. Il suo studio affacciato sulle Fondamenta degli Ormesini è un piccolo spazio pieno di luce che divide con Robin Frood, incisore e sua compagna di vita, che realizza opere con la tecnica giapponese dell’ukiyo-e utilizzando pigmenti e amido di riso. Tre figli, tutti appassionati di musica come da tradizione nella famiglia Kishi.

Nelson_T_Kishi_atelier_Susanna-Pozzoli-©Michelangelo-

Nelson è stato tentato di lasciare la pittura per la musica. Poi ha deciso di far convivere le sue passioni, continuando però nella professione di pittore. Cita il poeta brasiliano Vinicio de Morales: «La vita è l’arte dell’incontro. Mi sono appassionato alla musica quando mia figlia Olivia (che oggi ha uno studio suo, il Teatro delle Ombre) a cinque anni ha iniziato a suonare il violoncello. Volevo quasi lasciare la pittura per dedicarmi interamente alla musica. Ma poi, studiando solfeggio a cinquant’anni e vista la difficoltà di apprendimento, ho preferito tenerla come hobby e continuare con il disegno. Mi sono comunque molto divertito a realizzare un libro-spartito con i disegni delle vedute di Venezia di notte che ho chiamato Notturni Veneziani.» La sua passione per la pittura ha contagiato anche i suoi figli. «Mio figlio Theo ha realizzato un libro sugli animali: si chiama Zoo ed è formato da disegni di animali, piccole storie, poesie. L’ho impaginato con l’aiuto di alcune mie ex allieve,» perché, come sostiene Nelson, «un’opera porta in sé la collettività anche se non dichiarata. Inoltre, l’autore dovrebbe dare il merito della composizione per metà allo strumento,» conclude l’affascinante architetto, pittore, musicista e filosofo, citando Villa Lobos.

Stefania Montani

Stefania Montani

Giornalista, ha pubblicato tre guide alle botteghe artigiane di Milano e una guida alle botteghe artigiane di Torino. Ha ricevuto il Premio Gabriele Lanfredini dalla Camera di Commercio di Milano per aver contribuito alla diffusione della cultura e della conoscenza dell'artigianato.

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