Jung Gawang è un giovane talento che ha lasciato la Corea nel 2012 per perfezionare le sue conoscenze nel campo della liuteria alla scuola di Cremona: le sue doti naturali, lo studio e il lavoro intenso, oltre all’incontro con il maestro Francesco Toto, l’hanno portato a diventare un liutaio degno di nota. Fino a vincere la medaglia d’oro nel xv Concorso Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona nel 2018, con premio speciale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Maniaco della precisione, fin nei minimi dettagli, Jung è un convinto sostenitore che la bellezza della forma e la qualità delle vibrazioni rispondano alle stesse leggi. «Io sono un perfezionista in ogni particolare del mio lavoro», confida Gawang, «perché credo che questo sia il segreto della bellezza finale dello strumento e della qualità del suono. Un’armonia tra la forma e il suono». Nell’atelier che divide con il maestro Toto, all’interno di un antico palazzo nel cuore di Cremona, il giovane artigiano sceglie i legni, li lavora con gli antichi strumenti del mestiere, prepara la vernice da stendere sulle superfici. «Scelgo legni stagionati di almeno 10 anni, con una marezzatura ben marcata, irregolare: con queste caratteristiche le venature risalteranno meglio sulla cassa armonica dopo la stesura della vernice. Una delle fasi più complesse del mio lavoro» confida l’abile liutaio, «è il momento in cui preparo la vernice. Io utilizzo quella a olio che deve avere delle caratteristiche ben precise: non essere troppo dura, altrimenti impedisce al legno di vibrare, bloccandone il suono, ma nemmeno eccessivamente morbida, altrimenti il colore del suono risulterà troppo cupo. E soprattutto deve essere trasparente». Un gioco di equilibri che Jung Gawang ha appreso molto bene. Per questo i suoi strumenti sono richiesti dai musicisti di vari Paesi, dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Cina alla sua Corea.
Jung Gawang
Stefania Montani
Giornalista, ha pubblicato tre guide alle botteghe artigiane di Milano e una guida alle botteghe artigiane di Torino. Ha ricevuto il Premio Gabriele Lanfredini dalla Camera di Commercio di Milano per aver contribuito alla diffusione della cultura e della conoscenza dell'artigianato.