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Massimo Micheluzzi

Ponte de la Maravegia 1071, Venezia

Nell’ampio negozio laboratorio, un tempo negozio di antiquariato del padre, Massimo Micheluzzi espone i suoi magnifici vasi, pezzi unici. Sono sculture di varie forme e colori, che richiamano le sfumature che caratterizzano Venezia, i colori dell’acqua e dei tramonti, la sua poesia. Ci racconta il maestro: «La mia passione per il vetro è esplosa in poco tempo, stando a contatto con artisti e maestri vetrai, dei quali esponevamo le creazioni in questa galleria della mia famiglia. Molti degli artisti li ho conosciuti grazie alla famiglia Venini, che ho potuto frequentare fin da bambino, e per la quale ho partecipato all’archiviazione del catalogo, fotografando le loro opere su incarico dell’architetto de Santillana. Poi la decisione di cambiare vita e di cimentarmi in prima persona in quest’arte magica. Inziando ad andare a bottega a Murano.» Grazie al suo estro e alla straordinaria manualità, Micheluzzi ha realizzato vasi scultura che si sono imposti da subito nel panorama internazionale.

Massimo Micheluzzi

«Gran parte delle forme che realizzo sono decise dal calore del fuoco: il vetro si muove ed è l’oggetto stesso che si manifesta assumendo di volta in volta una forma diversa.» Nel 2019 Micheluzzi ha ricevuto il Premio Glass in Venice dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere, ed Arti di Venezia nel 2019. Oggi le sue opere sono esposte in vari musei del mondo, dal Metropolitan Museum di New York al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Ma una passione tanto grande non poteva non contagiare chi gli stava vicino. Infatti, dopo aver trascorso alcuni anni all’estero, anche le figlie di Massimo, Elena e Margherita, hanno deciso di seguire le orme del padre. «Di ritorno da Londra, abbiamo iniziato a lavorare nella stessa fornace di Murano, sostenute da nostro padre, realizzando bicchieri e vasi di piccole dimensioni,» racconta Elena. «Abbiamo deciso di creare una nostra collezione, la Micheluzzi Glass, dedicata alla casa: da qui la scelta di oggetti funzionali. Dopo la soffiatura a caldo, una volta raffreddato il vetro, lavoriamo con la mola e creiamo incisioni più o meno profonde sulla superficie, fino a ottenere i decori desiderati. Le sfaccettature producono riflessi incredibili, a seconda dello spessore del vetro e del colore. Ogni volta per noi è una magia.» I vetri di Massimo Micheluzzi e di Elena e Margherita si possono ammirare nella galleria di famiglia.

Stefania Montani

Stefania Montani

Giornalista, ha pubblicato tre guide alle botteghe artigiane di Milano e una guida alle botteghe artigiane di Torino. Ha ricevuto il Premio Gabriele Lanfredini dalla Camera di Commercio di Milano per aver contribuito alla diffusione della cultura e della conoscenza dell'artigianato.

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