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Renzo Bighetti

Piazza Staglieno, 40 - 19015 Levanto (SP)

Scultore, pittore, fotografo, architetto, uomo di mare e sub: difficile incasellare Renzo Bighetti in una sola categoria perché le sue attività e la sua verve creativa coprono tantissimi settori.
Straordinari i suoi pesci realizzati in ferro battuto e bronzo, che testimoniano la sua passione per la natura, che osserva con grande attenzione tanto da riuscire a riprodurla nei particolari più minuziosi. «Il mare è la mia fonte di ispirazione», confida. «Mio padre era ebanista e ho ereditato da lui la passione per il lavoro manuale: ho iniziato con il legno». Bravissimo anche nel disegno, ha realizzato delle matite sui cetacei che sono stati racchiusi in cartelle proposte nel bookshop dell’Acquario di Genova.
Nel suo ampio laboratorio Bighetti crea anche tavoli, cancelli in ferro battuto, piatti decorati con piccoli animali quali rane, granchi, moscardini. Passando con disinvoltura dalle sgorbie, alle pinze, alle mole, alla fiamma ossidrica, realizzando sia complementi d’arredo che opere di grandi dimensioni. Le sue sculture,
sempre originali, sono anche state richieste per decorare degli spazi pubblici, come la grande cavalletta che domina una piazza di Levanto, sua città natale, o il monumento ai Fanti della Prima guerra mondiale, da pochi mesi installato a Sala Baganza.

Nodo-portachiavi2

Una delle sue creazioni più amate sono i “nodi a gassa d’amante”, magnifici bracciali in argento 925 e in oro che Bighetti lavora a mano con estro e cura sopraffina.
«Tutto è cominciato per caso, una trentina di anni fa, quando un’amica mi ha chiesto di realizzare un bracciale a soggetto marinaro che desiderava donare a una compagna di veleggiate. Ho iniziato a fare dei prototipi in ferro e in rame, studiando l’aggancio più adatto. È stato complicatissimo. Alla fine, ho trovato la soluzione e ho iniziato a creare i bracciali a mano». Uno diverso dall’altro, preziosi per la loro unicità ed eleganza, battuti a fuoco e piegati a mano. «Con lo stesso soggetto ho fatto anche collane, gemelli, fibbie per cinture, portachiavi». L’eclettico Bighetti ha anche aderito a delle iniziative benefiche e sociali andando in Cambogia, a Phnom Penh dove ha tenuto dei laboratori per insegnare ai giovani artigiani locali l’arte argentiera. «L’associazione si chiama Il Nodo, dal mio logo, e si occupa di progetti di sanità, istruzione e formazione per i giovani delle fasce più disagiate. La Bottega dell’Arte è una scuola di artigianato e di design (e di vita), dove i ragazzi imparano a lavorare le materie prime raggiungendo una buona formazione professionale. Un modo concreto di migliorare l’economia e la vita di tante famiglie», conclude Bighetti. «Il Nodo offre loro uno stipendio di apprendistato (diaria) e un pasto al giorno per tutta la durata dei corsi. Oltre a donare loro un lavoro per la vita».

Stefania Montani

Stefania Montani

Giornalista, ha pubblicato tre guide alle botteghe artigiane di Milano e una guida alle botteghe artigiane di Torino. Ha ricevuto il Premio Gabriele Lanfredini dalla Camera di Commercio di Milano per aver contribuito alla diffusione della cultura e della conoscenza dell'artigianato.

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