Venezia è una delle città più scolpite e decorate al mondo. La lungimirante tutela del know-how dell’artigianato locale praticata dal governo della Repubblica di Venezia era atta a conservare l’importantissimo patrimonio di segreti professionali sviluppatisi nei secoli in laguna. La rarità e la preziosità delle produzioni locali avvolte nel mito di tecniche sconosciute al di fuori della laguna, fecero aumentare la fama del pregiato artigianato locale che si sviluppò dal XIII secolo fino alla caduta della Serenissima avvenuta nel 1797.
Venezia non è solo famosa per i suoi canali e palazzi storici, ma anche per un ricco patrimonio di saperi artigianali tramandati attraverso i secoli. Grazie a organizzazioni come Venetian Heritage ed eventi di rilievo internazionale come Homo Faber, la città continua a celebrare e a perpetuare queste antiche e inestimabili tradizioni, mantenendo viva la sua identità e il suo ruolo di protagonista nel panorama artistico globale.
Grazie a tutto ciò il vetro veneziano invase l’Europa. I favolosi lampadari prodotti dalla fornace Briati durante la prima metà del Settecento decorano ancora numerose dimore veneziane e non solo. Nel favoloso salone da ballo di palazzo Gangi a Palermo – immortalato da Luchino Visconti nella scena del ballo nel celebre film Il Gattopardo – scendono dai soffitti barocchi una serie di lampadari veneziani, soffiati da Briati per la principesca famiglia palermitana. I broccati tessuti a Venezia venivano richiesti persino dalla corte ottomana di Istanbul. Gli “indoradori” ricoprirono di foglie d’oro gli immensi soffitti lignei di Palazzo Ducale e di molti pregiati altari scolpiti nelle chiese della Repubblica di Venezia. Centinaia di scultori, scalpellini, intagliatori, stuccatori, terrazzieri, mosaicisti, carpentieri navali, si sono succeduti nei secoli tramandando, spesso con grandi difficoltà, il loro sapere, la loro storia e la loro tradizione.
L’unicità, anche geografica, che distingue la città di Venezia dal resto del mondo ha contribuito a trasmettere fino ai nostri giorni – nonostante la globalizzazione – questo incredibile patrimonio materiale e immateriale che ha reso meravigliosa la Regina dell’Adriatico. Tramite il finanziamento di alcuni importanti interventi di restauro conservativo, la fondazione Venetian Heritage da me diretta sostiene da 25 anni non solo la perpetrazione dell’immenso patrimonio artistico di Venezia, ma anche delle sue arti, dei suoi mestieri e dei suoi artigiani, con l’intento di trasmettere alle future generazioni non solo il nostro patrimonio storico artistico ma anche il know-how delle maestranze veneziane.
L’impegno di Venetian Heritage è volto anche alla salvaguardia della peculiarità di Venezia, sostenendo iniziative a favore di un’identità urbana residenziale non legata soltanto al turismo di massa, a favore di un turismo di qualità, attento, rispettoso della sua fragilità, a favore di una dimensione economica equilibrata e sostenibile, che ne valorizzi la natura di centro culturale e di ricerca all’avanguardia.
Alla Michelangelo Foundation for Creativity & Craftsmanship va il merito di aver riconosciuto e promosso il valore e l’unicità dei mestieri d’arte locali e del mondo intero, anche attraverso Homo Faber 2024: The Journey of Life che porterà per la terza volta in città il meglio dell’artigianato e del savoir-faire mondiale. L’alto profilo di questa manifestazione contribuisce non solo a promuovere l’attività di centinaia di eccellenti artigiani italiani e internazionali ma anche a far conoscere una Venezia diversa che si riappropria delle sue antiche tradizioni artigiane. Venezia merita di essere un punto di riferimento a livello internazionale, in grado di attrarre risorse e di recuperare un ruolo da protagonista degno della sua unicità agli occhi del mondo e, grazie a Homo Faber, viene elevata a madrina delle arti decorative.