Uno storico saper fare di prestigio

di Maria Pilar Lebole

pubblicato su Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture n. 28 aprile - 2024

Lucca, la “città dall’arborato cerchio” di dannunziana memoria, appena fuori dalle mura rinascimentali e dalle passeggiate alberate, a pochi metri da Porta Santa Maria offre l’imperdibile opportunità di scoprire un’azienda storica di pavimenti, da annoverare tra quei rari esempi di produzione ancora tutta manuale. È la Premiata Fabbrica di mattonelle A. Tessieri & C. Lucca dal 1902, come si legge nell’insegna che già dal nome, dai caratteri aggraziati e in stile primo novecentesco rivela la grande storia e tutta l’identità di questa particolare lavorazione. L’edificio di Borgo Giannotti è quello verde antico che rivela l’azienda comunemente conosciuta come un riferimento nella lavorazione delle mattonelle in graniglia e pasta di cemento, nata nel 1902 per volontà di Alfredo Tessieri, e nel tempo apprezzata ben oltre le mura di Lucca e la Toscana, nello storico quartiere di “Pelleria”, nella stretta via delle Conce e dal 1919 trasferitasi nel quartiere di Borgo Giannotti.

 

La famiglia Tessieri realizza a Lucca mattonelle con decori ispirati all’Art Nouveau che si tramandano da generazioni. Materiali finemente miscelati con abilità da mani minuziose, disegni e cromie originali danno vita a pavimenti esclusivi destinati a dimore importanti.

 

Tra i dieci figli di Alfredo, Adriano e Mario prenderanno poi le redini della Fabbrica, e dagli anni Sessanta seguirà il nipote Francesco, che per oltre 50 anni si è dedicato con grande passione e competenza a questa attività per poi lasciare l’azienda al cugino Pier Giorgio, che ha raccolto il testimone di questo gioiello familiare dove tutto parla di qualità e attenzione al cliente, coniugando stile tradizionale e sviluppo contemporaneo. Le mattonelle Tessieri sono prodotte ancora oggi con la vecchia tecnica del “doppio strato”, si ispirano nel disegno e nelle colorazioni all’Art Nouveau, e sono realizzate utilizzando i circa 300 divisionali originali del secolo scorso.

Tessieri mattonelle Art Nouveau

Le mattonelle sono eseguite in graniglia comunemente detta “marmette”, un impasto che nasce alla fine dell’Ottocento e offre un prodotto semplice, di facile applicazione, composto da uno strato superficiale “nobile” monocolore o decorato, di granuli di marmo e altri materiali lapidei di differenti colori e grandezze, legati tra loro da un impasto di cemento colorato dalla forma quadrata (20×20/25×25 cm) o rettangolare (20×10 cm), e da un secondo strato composto da cemento e sabbia. La mattonella in pasta di cemento anche detta “cementina” è composta da un primo strato di polvere di marmo e cemento colorato e da un secondo strato di cemento e sabbia lavata di cava. Nasce anch’essa alla fine dell’Ottocento e offre le stesse prestazioni della mattonella in graniglia ma se ne differenzia per la mancanza nell’impasto degli inerti. L’impasto fluido consente di realizzare decori più complessi e minuti e la sua forma può essere quadrata, rettangolare, esagonale e ottagonale.

Entrambe le tipologie, marmette e cementine, sono da trattarsi con prodotti naturali e detergenti neutri, dopo la loro posa in opera. Ogni mattonella ha uno spessore nominale di 2 cm o poco più. Magnifici pavimenti abbelliscono gli storici bagni Margherita di Viareggio, edifici e lussuosi hotel della Versilia negli ampi saloni e nelle camere e suites; ma anche ville private, palazzi e attività commerciali. Il segreto del prestigio della Fabbrica A. Tessieri & C. risiede senz’altro nel saper mescolare correttamente cemento, polvere di marmo, pigmenti colorati e acqua, unici ingredienti lavorati da mani sapienti e storici macchinari. La Fabbrica Tessieri è stata più volte premiata fin dai suoi primi anni di vita: già nel 1908 riceve la medaglia d’oro per “l’ottima fabbricazione di mattonelle in cemento a colori” all’Esposizione del Lavoro e dell’Industria di Roma.

Prezioso pavimento con inserti in madreperla in un ufficio di rappresentanza della Fabbrica Tessieri a Lucca. Foto di Diego Laurino.

Da allora produce pavimenti di grande effetto realizzati con materiali che li rendono resistenti al tempo anche se esposti all’aperto, all’usura e al calpestio. I colori, le cui formulazioni sono state tramandate fino a oggi dalle generazioni precedenti, sono nati per accordare la gamma cromatica al gusto architettonico e ai desideri del committente. Nel 2018 insieme a Pier Giorgio Tessieri gli amici Manuel Vellutini, Marco Pierallini e Alessandro Mennucci entrano in società, e più recentemente fa il suo ingresso Jacopo Bracchi, che guida il gruppo Magazzini Bracchi, leader nella costruzione e progettazione dell’interior design. L’intento è quello di rilanciare ancor più il brand lucchese per arredare dimore esclusive internazionali, dove poter mettere in valore tutta l’artigianalità di questo prodotto e di uno storico saper fare tanto raro e apprezzato.

Maria Pilar Lebole

Maria Pilar Lebole

Giornalista, dirige la rivista OMA ed è responsabile di Osservatorio dei Mestieri d’Arte per Fondazione CR Firenze. Da oltre venti anni è impegnata nella ricerca e promozione dell’artigianato artistico con iniziative e progetti culturali, tra cui mostre, contest dedicati alle giovani promesse dell’artigianato artistico, esperienze di didattica e di formazione per i mestieri d’arte.

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