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Margherita Busio Costumenes

Via Alberto Lamarmora, 75 - Nuoro

Margherita Busio è una straordinaria maestra artigiana che ha affinato nel tempo la capacità di riprodurre antichi ricami della sua terra, riscoprendo i decori che hanno caratterizzato l’abbigliamento sardo nei secoli passati. Già sua madre Mallena, negli anni Ottanta, aveva iniziato a recuperare e studiare i costumi del suo Paese, confezionandoli con abilità. «Mia madre è rimasta vedova giovanissima con cinque figli e per aiutarci ha cominciato a intensificare il commercio di tessuti che avevano già i miei nonni. Lei era sarta e da lei ho appreso i primi rudimenti sartoriali. Però la mia passione era il ricamo. Ho imparato gli ornati e l’arte del ricamo da un’amica di mia madre, osservando e riproducendo i punti che vedevo fare a lei. Poi ho voluto approfondire le tecniche e ho fatto una specie di “praticantato” da una nota ricamatrice di Oliena, un paese vicino a Nuoro che è da sempre un centro di eccellenza per il ricamo su seta.» I suoi lavori sono riconoscibili per la ricchezza dei punti di ricamo che impreziosiscono di fiori multicolori, di spighe, di motivi geometrici gli scialli neri, gli abiti tradizionali di panno, lana, velluto, cotone o seta. «I tessuti, tutti di grande qualità, provengono da una fabbrica di Brescia che mia madre aveva rilevato,» continua a raccontare Margherita.

«Spesso applichiamo pizzi e merletti per decorare un costume, oltre al ricamo. Io sono un’appassionata del macramé. Ogni zona della Sardegna, anche se dista pochi chilometri da un’altra, si distingue per il dialetto e per l’abbigliamento diverso. Anche le decorazioni e i ricami variano a seconda dei paesi. Io mi sono applicata nel recuperare tutte le tradizioni, per farle conoscere.» Nel suo laboratorio di Nuoro, coadiuvata da alcune esperte lavoranti, Margherita ricama gli scialli su telai di legno, o a cerchietto, con punto raso oppure punto pieno, praticando prima una imbastitura preliminare e ricoprendola poi con il filo di seta. A proposito delle diverse tradizioni sarde, Margherita ci confida che a Orgosolo si ricama sul ginocchio: «Da qui la diversità dei punti, meno tirati.» Nel suo laboratorio si confezionano anche costumi che ricordano i modelli spagnoli. Confida Margherita: «Il nostro lavoro è nato da una passione ma è diventato, forse, anche una missione: comunicare, divulgare, coltivare e trasmettere l’appartenenza a una cultura, attraverso gli abiti e i tessuti che rispettano le particolarità delle tradizioni delle varie zone dell’“Isola dei Sardi”.»

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